Pochi accessori incarnano l’identità maschile come la cravatta.

Per alcuni, si tratta di un complemento d’abbigliamento relegato esclusivamente all’ambito lavorativo o ad occasioni importanti, ma ci sono anche uomini che provano gusto nel portare cravatte sfiziose e sempre diverse, da cambiare a seconda del look.

A qualsiasi "scuola" tu appartenga, di sicuro saprai che questo accessorio è speciale anche per un altro motivo: la maniera in cui va annodato.

Il nodo alla cravatta è una vera e propria arte, che affonda le sue radici in diversi secoli addietro, quando i gentleman sfoggiavano i loro fiocchi annodati attorno alla gola: la quantità di nodi che si possono fare con una cravatta, è più ampia di quanto pensi e può esprimere uno stile.

Mettiti alla prova con questo articolo, sia per conoscerne di nuovi, sia per capire se fai nella maniera giusta il nodo che utilizzi usualmente.

I nodi più comuni

Tra circa 85 nodi disponibili per legare una cravatta, ne spiccano quattro, che sono i più diffusi: il nodo Windsor, il mezzo-Windsor, il nodo semplice e il nodo piccolo.

Il nodo Windsor, ampio e triangolare, venne inventato dal Duca di Windsor ed è leggermente più elaborato rispetto agli altri citati: perfetto per cravatte lunghe, si usa durante le occasioni formali. Il mezzo-Windsor ne è una semplificazione, sempre utilizzata per occasioni formali, ma ancora più complicata rispetto ai nodi piccoli o a quello semplice.

Il nodo semplice, che potrebbe essere quello che conosci, si adatta facilmente ad ogni tipo di occasione, di cravatta e di colletto.

Questi tre sono senz’altro elementi da tenere in considerazione quando si sceglie la cravatta: non basta, dunque, farsi guidare dai gusti, in quanto l’uomo di classe considera la forma del colletto della sua camicia e quale cravatta potrebbe starvi meglio.

Infine, il nodo piccolo si definisce così in quanto è molto stretto e dona un tocco raffinato ed elegante, adattandosi alle camicie a collo stretto.

La realizzazione del nodo semplice e altre tipologie di nodi

Il nodo semplice va bene anche per gli outfit più casual ed è molto versatile. Chiamato anche nodo all’orientale, questa maniera di legare la cravatta valorizza in particolare gli uomini di medio-alti.

Ha una forma conica ben bilanciata e va fatto più stretto a seconda di quanto sia sottile la cravatta.

I principianti possono partire mettendo la cravatta slegata attorno al collo, con uno dei due lati di quasi metà più corto dell’altro: il lato più lungo, verrà quindi passato sotto quello corto, attorcigliato attorno ad esso per poi spuntare sopra, nel buco del collo.

Da lì, basterà infilarlo nel nodo che si è creato e stringerlo, regolandolo con pazienza fino a che diventa perfetto.

Tra altri nodi più particolari ed elaborati, ricordiamo il nodo Balthus, quello Atlantico, il nodo Eldredge, il nodo Onassis, il Pratt, il Kelvin, il Trinity e il nodo a quattro. La maggior parte di questi, sono realizzati con procedure più lunghe e articolate, che vanno imparate con pazienza.

L’importante, qualsiasi sia il nodo scelto, sarà affidarsi a cravatte di ottima qualità, abbinandole ai capi giusti, come quelli presenti sul nostro store.